Arriva il fratellino/sorellina!

La nascita di un fratellino o di una sorellina per un bambino rappresenta sempre, anche se i primogeniti sono stati preparati dai genitori durante il tempo della gravidanza, uno stress emotivo non indifferente!

Il nuovo arrivato è percepito come un intruso in casa, un rivale che può prendere il posto nel cuore dei genitori e tra le braccia della mamma o del papà. C’è il timore di essere amati di meno, o, in modo diverso, di essere trascurati nei propri bisogni pratici ed affettivi, di perdere il privilegio di essere l’unico “amore” di casa, centro del mondo dei genitori.

Anche di fronte a genitori molto attenti e sensibili nel primogenito possono manifestarsi atteggiamenti regressivi quali: la balbuzie, l’incontinenza notturna, il rifiuto di andare a scuola, la ferma volontà di non dormire soli nel proprio lettino. Questi comportamenti sono da interpretare come manifestazioni di gelosia, che celano la paura di perdere i diritti acquisiti e il desiderio di mantenere per loro l’affetto incondizionato dei genitori.

Allora cosa deve fare un genitore? Piuttosto ci sarebbe da domandarsi cosa NON deve fare un genitore. Capita, a volte,  che tali comportamenti facciano scaturire in loro, già stanchi dall’impegno di dover accudire un neonato, un atteggiamento di biasimo e una conseguente imposizione al primogenito di amare a tutti i costi il fratellino.

E’ invece fondamentale aiutarli a superare questi momenti difficili con dialogo, pazienza e maggiori attenzioni che possano far ridurre nel bambino il proprio senso di ansia della novità. Ovviamente non ci si deve limitare alle parole, ma, principalmente, agire con i fatti,coinvolgendolo nei vari momenti di routine ma anche ritagliandosi dei momenti di esclusività insieme.

In tal modo si può educare il bambino a gestire le novità, che possono arrivare nell’arco della propria vita, senza ansia, insegnandogli una capacità di adattamento elastica di fronte ogni situazione difficile dovesse capitargli.

 

 

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